Lucio Gardin celebra la forza del volontariato con “L’abbraccio è una medicina che guarisce tutto” martedì 20 agosto al Teatro Capovolto

Il compito di inaugurare una nuova settimana in compagnia del Teatro Capovolto, la Stagione estiva del Teatro Sociale curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, spetterà martedì 20 agosto alla verve comica di Lucio Gardin con il suo L’abbraccio è una medicina che guarisce tutto, spettacolo che vuole celebrare la forza dell’associazionismo volontario, proprio nell’anno in cui Trento è Capitale europea del Volontariato.

Un’occasione in più, semmai ce ne fosse bisogno, per celebrare l’importanza del lavoro svolto da tutti quegli eroi silenziosi che dedicano il proprio tempo libero a migliorare la comunità, ponendo il bene altrui come fine delle proprie azioni.

Oltre 5mila persone e quasi 700 associazioni sono i numeri del volontariato in Trentino. Questi inestimabili tesori per la comunità operano in vari ambiti: sanitario, sportivo, sicurezza, emergenza, solidarietà, ambiente, comunitario, salvaguardia animale, e sempre con il fine di alleviare le difficoltà al prossimo.

«Il volontariato è come un iceberg: ciò che tutti vedono è la parte che fuoriesce dall’acqua (l’evento concluso) ma pochi considerano il lavoro per arrivare a quel risultato. Mesi di incontri dopolavoro, di sacrifici, delusioni, serate sottratte alla famiglia, per ritrovarsi a organizzare le varie manifestazioni. In questa epoca in cui abbiamo tutto e subito, il volontario ci insegna il valore della dedizione e dell’attesa, è un aforisma del ciclo della natura. – osserva Lucio Gardin – Perché un progetto va piantato, innaffiato, curato e difeso, per dargli il tempo di crescere. Per questo ho pensato di restituire a tutti i volontari un po’ del bene che loro dedicano gratuitamente agli altri, attraverso uno spettacolo (uno slide show con l’ausilio di immagini) che abbia come protagonisti loro».

L’abbraccio è una medicina che guarisce tutto vuole celebrare la forza dell’associazionismo volontario di cui il Trentino vanta la paternità (la prima Proloco in Italia nacque nel 1881 a Pieve Tesino). Non è solo un abbraccio fisico ma anche virtuale, di concetto, e intende essere un ringraziamento e un premio a tutti i volontari che sono anche depositari della nostra identità e tradizione.

Lo spettacolo ripercorre con ironia gli ultimi trent’anni di sfrenata corsa tecnologica che l’umanità ha intrapreso, dove abbiamo imparato a comunicare con auto intelligenti e case domotiche, ma tra esseri umani parlarsi e condividere il tempo sembra sempre più difficile. Anche qui, si trova il valore del volontario.

Informazioni

Biglietti al costo di 10 euro, acquistabili online su https://ticket.centrosantachiara.it/content

Si ricorda che nella platea del Teatro Capovolto non è consentito l’accesso ai cani.

Per maggiori informazioni chiamare il numero verde 800013952 (mar-sab; 10-13 e 15-19) o visitare il sito www.centrosantachiara.it