Dal 3 al 13 settembre cinque appuntamenti in varie località del Trentino – Alto Adige e ospiti di rilievo nazionale. Anche quest’anno la Rassegna Generazioni si intreccia con alcuni dei temi più dibattuti e attuali: lo scenario geopolitico, le prospettive dei giovani tra pandemia e nuove sfide globali, come sopravvivere nella società della performance e come coniugare bisogno di leggerezza e impegno sociale. Gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, con prenotazione su Eventbrite. Info su www.generazioni.online
Cinque appuntamenti in altrettante località del Trentino-Alto Adige con ospiti di rilievo nazionale: itinerante, regionale e aperta alle contaminazioni, anche quest’anno la Rassegna Generazioni proverà a rispondere alla sfida della rigenerazione intrecciando in maniera originale storie, persone e territori.
Il programma dell’edizione 2023, presentato oggi in conferenza stampa, è espressione di un lavoro condiviso che ha coinvolto comuni, associazioni, comunità di valle e quartieri con l’obiettivo di portare nelle valli e nei centri maggiori proposte culturali di alto livello. Al centro del dibattito, alcuni dei temi più attuali: cosa aspettarci dallo scenario geopolitico, le prospettive dei giovani tra pandemia e nuove sfide globali, come sopravvivere nella società della performance e come coniugare bisogno di leggerezza e impegno sociale.
GLI APPUNTAMENTI
La rassegna Generazioni 2023 si apre domenica 3 settembre alle ore 14.30 al Rifugio Malga Sauch di Giovo (TN) con “Flower power. Per una sostenibilità condivisa”. Cristiano Godano, cantautore e chitarrista, frontman dei Marlene Kuntz, incontrerà Alessandra Viola, ricercatrice, giornalista e scrittrice pluripremiata per la sua attività di divulgazione a favore delle piante. Insieme affronteranno la dura questione del cambiamento climatico e di come dare un futuro al pianeta e a noi stessi attraverso modi di vita più sostenibili. Musica e scienza si ibrideranno per lanciare un messaggio comune: invocare il rispetto per l’ambiente.
Martedì 5 settembre alle ore 18.30 la Rassegna si sposterà a Bolzano, nella Sala Conferenze del Centro Pastorale. Si parlerà di guerre fredde e manifeste, di diritti umani e libertà negate con “Domino. Strumenti per capire le nuove sfide globali”. Un dialogo intergenerazionale tra Dario Fabbri, celebre analista geopolitico, direttore di Domino, in passato giornalista per Limes ed altre testate, podcaster e noto volto di La7, e Pegah Moshir Pour, attivista iraniana che ha fatto dei diritti civili e dell’empowerment digitale e femminile la sua vita, venendo premiata a Montecitorio allo Standout Woman Award.
Giovedì 7 settembre la Rassegna farà tappa a Borgo Valsugana, dove alle ore 18.30 in Piazza Alcide Degasperi si terrà il talk “Prendila con filosofia. Come sopravvivere nell’era della performance”. Maura Gancitano e Andrea Colamedici, creatori di Tlon, progetto multimediale che commenta la quotidianità con spirito critico, incontreranno Alessandra Chillemi, breakdancer proiettata alle Olimpiadi di Parigi del 2024, e Stefano Dalvai medaglia d’oro ai World Transplant Games di Perth in Australia. Un confronto su cosa significhi oggi vincere, perdere o più semplicemente, rimanere in equilibrio.
Sabato 9 settembre alle ore 18.30 a Merano nella Sala Civica si svolgerà il quarto appuntamento: “Happy! Il diritto alla felicità incontra l’impegno civile”. È possibile coniugare la leggerezza e al contempo impegnarsi per creare bellezza? Ne parleranno Enrico Galliano, insegnante di periferia, autore di bestseller come “L’arte di sbagliare alla grande”, nominato nel 2020 tra i 10 prof. più influenti d’Italia dal Sole 24 ore, e il collettivo femminile A M’l Rum da me, specializzato in progetti artistici come mezzo per trattare temi sociali e valorizzare il territorio. Un connubio che parla di arte, felicità e di realizzazione dei propri sogni.
La Rassegna 2023 si chiuderà a Trento negli spazi della Bookique, dove mercoledì 13 settembre è in programma “Generazione Post Nebbia. Un viaggio nel nord est underground”. Un ritratto della Generazione Z affidato a Carlo Corbellini, anima del gruppo indie rock Post Nebbia, e a Pier Francesco Pacoda, critico musicale, saggista, esperto di linguaggi musicali e giovanili. Un viaggio nell’indie autentico, nel rock padano che trova nella provincia la sua forza mistica e psichedelica, ma anche un dialogo per dare voce a una generazione che tra pandemia e globalizzazione, ha perso ogni certezza e orientamento.